Skam Italia e le proteste contro TimVision

Negli ultimi tempi TimVision, che si occupava della messa in onda del progetto di Skam Italia è stata duramente attaccata per aver smesso di rendere visibile free questa serie tanto amata: qualcosa che non avrebbe dovuto fare.

Su Twitter in particolare gli attacchi sono stati molto forti, sebbene educati, anche nei confronti di coloro che male informati, tra influencer e giornalisti (o presunti tali, N.d.R.) hanno voluto dire la loro. Quello di Skam è un progetto particolare, una “webserie” che sulla sua distribuzione gratuita e basata anche sui social ha fatto la sua fortuna in Norvegia e quella di chi l’ha portata poi in paesi come la Francia, l’Italia ed altri paesi.

Ogni stato ha infatti una sua versione, amata anche dagli appassionati internazionali del teen drama: in molti da altri paesi hanno protestato per ciò accaduto con Skam Italia, diventato “a pagamento” da questa stagione. Un atteggiamento che va contro quella che è la filosofia del progetto e che ha portato anche creatori ed attori a far sentire la loro voce. Se non si capisce che il problema di questa decisione è la denaturalizzazione dell’intero progetto, allora non si è capito proprio nulla. Non solo, in questo modo si favorisce anche la pirateria di qualcosa che per sua natura non avrebbe mai corso questo problema.

In Italia il problema è che si vuole sempre guadagnare di più senza però dare il giusto: è in questo che langue la falla di TimVision in queste occasioni ed appare assolutamente comprensibile perché si sia inneggiato al boicottaggio nei suoi confronti.

 

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