Timothée Chalamet torna al cinema nel film “A complete Unknown“, un biopic sulla vita e la carriera di Bob Dylan. E se dobbiamo dirla tutta, ci sentiamo pienamente soddisfatti del risultato.
Un film che vale la pena vedere
E non solo perché all’interno della pellicola Timothée Chalamet, come direbbero i più giovani, è veramente tanta roba. Ma anche e soprattutto perché ci troviamo davanti a un biopic di tipo classico che racconta con molta semplicità una star senza però comprimerla in stereotipi.
Nel caso specifico di “A complete Unkonown” con Timothée Chalamet ci troviamo catapultati nella New York degli anni ’60 per rivivere come è nato quello che ormai è un vero e proprio mito della musica internazionale. Ciò che ci piace di questo film e l’intenzione alla base. Ovvero quella di spiegare chi fosse Bob Dylan prima che diventasse il mito attuale.
Quando ancora si chiamava Robert Allen Zimmerman. Con molta probabilità solo il cantautore potrebbe davvero rispondere alla domanda relativa al suo modo di essere prima del successo. Questo film ci si avvicina però. Dando modo anche a chi non ha dimestichezza con questo artista, di capirne un po di più e di appassionarsi.
Timothée Chalamet al top in questa pellicola
Timothée Chalamet, per portare Bob Dylan sullo schermo, non è solo cambiato fisicamente per poterne dare una rappresentazione abbastanza fedele. L’artista ha anche lavorato molto per cantare e suonare effettivamente all’interno del biopic.
L’attore ha realmente imparato a suonare la chitarra e a cantare i successi più importanti di Bob Dylan. A prescindere da questo, ancor prima della visione, eravamo sicuri che la pellicola potesse essere più che soddisfacente. Non dobbiamo dimenticare che il regista e James Mangold, che già nel 2005 si era occupato del biopic di Johnny Cash.
Per quel che riguarda Timothée Chalamet è evidente che l’attore di Wonka sia decisamente più maturo rispetto al passato. E che proprio grazie a questa maturità costruita nel tempo è stato in grado di sostenere il peso di un simile ruolo.
Diciamo anche che tutta questa preparazione, comprensiva di approccio musicale, è durata 5 anni. Non si impara in poco tempo a suonare o a cantare nel modo in cui lo ha fatto l’attore di “Chiamami con il tuo nome“. Inutile dire che anche il resto del cast è stato sublime punto a partire da Elle Fanning che interpreta Sylvie Russo, personaggio inventato ma ispirato al grande amore di Dylan, Suze Rotolo. E ancora Edward Norton nel ruolo di Pete Seeger e Monica Barbaro nei panni di Joan Baez.