“Harry Potter e i doni della morte- Parte Prima” sta per arrivare sugli schermi di tutto il mondo e come giusto che sia gli attori protagonisti della pellicola vengono contesi da riviste e giornali per interviste ed impressioni. Non solo per il film in uscita ma anche, soprattutto per la fine di una saga che li ha visti crescere e maturare sul set per 10 anni.
Tra di loro troviamo Tom Felton, alias Draco Malfoy, che da ragazzino magro magro e un po’ antipatico (dciamola tutta) si è trasformato in un bel ragazzo ventitreenne dall’aria ribelle e dall’aspetto davvero da urlo. Come avrà preso la fine di questa avventura? Lo racconta al Daily Mail.
Sento davvero un mix straordinario di emozioni. C’è un po’ di tristezza, ma allo stesso tempo eccitazione.
Il tempo che il cast e la crew di registi e tecnici hanno passato sul set insieme in quest’ultimo decennio li ha ovviamente cambiati, fatti maturare sia personalmente che artisticamente. Ed è naturale che un po’ di tristezza vi sia nell’aria. Sebbene tutti gli attori abbiano intrapreso una loro carriera esterna al mondo di Harry, è come se si perdesse una tradizionale consuetudine famigliare.
Penso che chiunque si aspetta che il cast di Harry Potter si commuova con l’arrivo della fine. So che Daniel e Rupert si sono commossi al loro ultimo giorno di riprese e che la troupe ha mandato in onda un filmato con il meglio degli ultimi 10 anni.
Tom parla anche di coloro che continuano a ripetergli che è fortunato di avere fama e soldi, anche se per questo ha perso parte della sua infanzia.
Una cosa che la gente continua a dirmi è che in cambio della mia infanzia ho ricevuto comunque in regalo salute e fama. Ma l’idea dei soldi, dare un prezzo alla propria infanzia, è ridicolo. Quegli anni non ritorneranno mai indietro e non si può dare loro un prezzo.
E sull’essere famoso spiega:
Per me la fama non è una cosa positiva. L’idea di essere famoso è decisamente migliore rispetto alla realtà. E’ fantastico quando vai alle premiere e la gente ti acclama, ma non è reale. E non è mio uso e gradimento dare il mio nome per entrare in un club solo perché potrei.
Riguardo la vita sul set, Tom Felton ricorda in particolare un aneddoto: la prima volta che ha incontrato l’attore che interpreta Piton, Alan Rickman.
Ricordo la mia prima scena con Alan Rickman. Ero ansioso, perché lui è un attore della vecchia guardia, con particolare metodo. E visto da vicino, nel suo cappotto, parlare come Piton… era davvero spaventoso. Ma volevo da matti parlare con lui, perché “Robin Hood” era uno dei miei film preferiti.
E conclude:
Appena ho preso coraggio, abbiamo parlato per circa mezzora e lui mi ha spiegato a cosa si era ispirato per recitare la parte e come pensava di approcciarsi al personaggio. E’ affascinante per un giovane attore essere in grado di parlare con i propri eroi in questo modo. Non ha prezzo.