E’ entrato nell’olimpo degli attori più pagati del globo per il suo essere Harry Potter, il maghetto più amato dei tutti i tempi. Con esso è cresciuto ed è diventato uno dei giovani attori inglesi più ricercati ed apprezzati sia al cinema che al teatro: ovviamente parliamo di Daniel Radcliffe.
Classe 1989, Daniel ha sempre respirato l’aria tipica dei set cinematografici, grazie ad un padre attore ed agente letterario ed una madre direttrice di casting.
Nonostante la loro stessa predisposizione artistica, i genitori di Daniel erano restii a far intraprendere al proprio figlio la carriera di attore.
Furono alcuni problemi espressivi che il giovane ebbe in tenera età a convincerli che quella potesse essere la strada giusta per combattere la lieve disprassia dalla quale è affetto.
Sono principalmente due i lavori che lo vedono impegnato prima del successo di Harry Potter: il “David Copperfield” della BBC dove Daniel è il protagonista ed il film “Il sarto di Panama”, entrambi del 1999. Nel 2000 Daniel partecipa ai casting di Harry Potter e da lì si aprono le porte del successo. Incontrastato.
Sebbene la sua bravura e le sue capacità siano indubbie, è sulla persona che vale la pena riflettere. A differenza di molte giovanissime star hollywoodiane, Dan è tutt’altro che il viziato sbarbatello. Quando non impegnato sul set di un film, l’attore da il meglio di se stesso a teatro, allontanandosi in maniera sostanziale dal ruolo che lo ha portato al successo.
Emblematico fu il caso di Equus, dove Radcliffe per copione, recitò per gran parte del dramma completamente nudo. E per il quale ottenne una nomination ai Drama Desk Awards.
O ancora, per capire la grandezza del ragazzo, basta pensare al suo impegno nel sociale: beneficienza nei confronti di bambini, supporto in campagne per l’educazione. Addirittura un contributo personale economico alla causa LGBT attraverso il Trevor Project. Difficilmente è possibile incontrare tale ed impressionante “rettitudine” in giovani e soprattutto pagatissimi vip.
Anzi, quasi suona strano pensare che la spesa più eccessiva che Daniel intraprende costantemente, pur possedendo beni per 30 milioni di sterline, è quella per i libri, che adora leggere in continuazione.