Lunedì sera, su Canale 5, andrà in scena l’ultimo atto della nona edizione di Amici di Maria De Filippi ovvero la finale. Tra i finalisti troviamo Emma, Loredana, Matteo e Pierdavide, tutti con ottime possibilità di vittoria.
Proprio quest’ultimo, Pierdavide Carone, è stato uno dei protagonisti di questa edizione: dopo aver colpito tutti con La ballata dell’ospedale, ha vinto (seppur da autore) l’ultima edizione di Sanremo con Per tutte le volte che e ha pure scritto il libro I sogni fanno rima.
Abbiamo contattato Tamara, la sorella di Pierdavide che ci ha raccontato nel dettaglio suo fratello.
In questo mese abbiamo faticato a capire fino in fondo Pierdavide. Tu che lo conosci bene, puoi raccontarcelo?
Pierdavide è una persona fondamentalmente molto buona e a volte ingenua. Quel tipo di persone che in un mondo di schifezze e sporcizia continuano a mantenersi pure, a mantenere viva la parte infantile dentro di sè. Questo può essere considerato un difetto nella “parte pratica” della vita quotidiana, ma è un enorme pregio per la ricchezza emotiva che porta con sè.
Che rapporto avete?
Di confidenza e fiducia reciproca. Quando Pierdavide aveva un problema, un dubbio, una domanda, mi chiamava seppure io vivessi lontana… ho passato molte notti a chiacchierare con lui quando era più piccolo, per me è il più grande punto di riferimento. Avete presente quei disegni che tutti abbiamo fatto da bambini, che intitolavamo “La mia famiglia”? Lui, nel mio disegno, sarebbe il “pupazzetto” più grande di tutti, con un enorme cuore sulla testa…
Cosa faceva Pierdavide prima di approdare ad Amici? Che interessi aveva?
Come tutti sappiamo è difficile vivere con la musica, così Pierdavide, dopo aver finito la scuola e compatibilmente con gli studi al conservatorio, lavorava come casellante in autostrada. I suoi interessi erano fondamentalmente due, musica e sport, specie il calcio (anche se ricordo di estenuanti visioni di ciclismo e formula uno alle 4 di notte…).
Ti aspettavi che tuo fratello potesse avere così grande successo?
Sì, da sempre. Probabilmente sono imparziale, ma sono sempre stata una tifosa della sua musica. Quando suonava in gruppi in cui si limitava a fare da chitarrista, lo spronavo a proporsi come cantante. Poi è venuta fuori la sua immensa bravura nello scrivere, mista a quella vergogna e pudore naturali in chi deve sottoporre i propri pensieri intimi al pubblico, e gli ho consigliato di staccarsi da tutti i gruppi e lanciarsi in una carriera solista. Quando sono iniziati i provini di Amici, gli ho detto di andarci subito, anche se non era un programma che a casa seguivamo. Per fortuna si è convinto ad andare!
E’ uscito “Una canzone pop”, il primo ep di Pierdavide. Quale è la canzone che ti ha colpita di più?
Sull’uscita dell’album veramente ci sono stati moltissimi disguidi, io stessa non ho ancora una copia, ma ho potuto ascoltarlo su Dada.it e la canzone che sicuramente amo di più resta “La ballata dell’ospedale”… è un piccolo capolavoro, un ironico colpo di genio, non mi stanca mai. Riuscire a rendere divertenti argomenti drammatici è appannaggio di pochi, ci vuole molto senso dell’ironia e un grande tatto per non sconfinare nella sterile presa in giro. L’altra che amo molto è “Superstar”, elegante nel testo e nella musica, tocca un tema poco affrontato dai “grandi miti” della musica.
Come stanno vivendo questo successo i tuoi genitori?
Posso parlare solo a nome di mia madre: è sconcertata e incredula, ancora non si rende conto che il suo bambino è ormai un personaggio pubblico… siamo immensamente grate e felici di questa occasione. Approfitto di questo spazio per salutare e ringraziare tutte le persone che in questi mesi mi hanno affiancata nel sostenere Pierdavide, che mi hanno scritto lettere bellissime e su cui ho versato più di una lacrima, che mi sono state amiche anche attraverso un pc. Grazie a tutti voi.
Lunedì ci sarà la grande finale di Amici e ovviamente Pierdavide è uno dei contendenti alla vittoria. Quale è il tuo pronostico della top 4?
I pronostici non mi piacciono, posso dire in cosa spero o è troppo banale? Se non dovesse vincere Pierdavide sarei felicissima di una vittoria di Emma, è una ragazza che agli occhi di molti sembra antipatica semplicemente perché chiama le cose col loro nome, in modo nudo e crudo, senza svolazzi e filtri: il tipo di persona che o si ama o si odia, e a cui mi sento caratterialmente molto vicina. Gli altri ragazzi sono entrambi molto bravi, ma il mio cuore è bianco! 🙂
Immagino eterne lotte con il telecomando,per cercar di evitare il ciclismo ^^
Che dire,Tamara è una persona,per quel poco che conosco,splendida,ed è a lei che dico grazie,lei non “mi deve” nessun ringraziamento invece :).
Concordo con le cose da lei scritte soprattutto per quanto concerne,La ballata dell’ospedale ed Emma.
Ha tenerissima la visione di Pier grande grande,con il cuore in testa ^^