Harry Styles si mette a nudo nel suo omonimo primo album da solista e chi lo segue dall’inizio della sua carriera se ne rende conto ancor prima delle conferme che lui stesso regala ed a prescindere dal becero gossip che si fa attorno allo stesso per qualche visualizzazione in più.
Un esempio? Tirare fuori Taylor Swift per la canzone “Two Ghosts”: ma è stato letto il testo o ascoltato con attenzione? O ancora mettere nuovamente al centro di tutto una “vita privata” che nel caso di Harry Styles di privato non ha nulla. Raccontandosi al Corriere della Sera in merito ha spiegato:
Sarebbe strano se non fossi un po’ nervoso. Ogni volta che lasci andare un pezzo di te ti senti vulnerabile. Non mi sono mai sentito oppresso o non a mio agio con quello che facevamo [negli One Direction]. È naturale che quando fai una cosa tua finisce per suonare in modo diverso, ma quelle erano canzoni straordinarie. Mi sento come l’Uomo ragno: a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità. So che non posso nascondere nulla, non posso dire che non sono io… mi sento più vulnerabile ma è bellissimo quando la tua musica racconta quello che hai vissuto.
E siamo sicuri che buona parte dei suoi fan sarà in grado sia di leggere le sue canzoni in modo corretto, sia di godere in generale del suo talento che all’interno dell’album è pienamente espresso senza mezzi termini, dando spazio ad un approccio alla musica molto maturo e professionale che difficilmente è riscontrabile in cantanti tanto giovani.