Al prossimo Festival di Sanremo, nella categoria “Giovani” parteciperà anche “Il Cile“, giovane e talentuoso cantautore che abbiamo imparato a conoscere in radio grazie al successo di “Cemento Armato“. Alla kermesse presenterà una canzone dedicata ad un suo amore finito.
Il Cile, tentando di confermare i successi passati ed in attesa di collaborare eventualmente con Emma Marrone, ci presenta questa canzone, una lettera d’amore musicale che nella sonorità, lasciatecelo dire, ci ricorda tanto il Daniele Groff dei primi tempi.
Le parole non servono più
Idi di giugno e poesia cerebrale
ti regalo aforismi da mercato rionale
sei una barbie sfregiata da una felicità
parziale e aiutata da flûte di champagne
Le tue lacrime lisce arrotate nei bagni
di locali alla moda dove perdi mutande
chissà se mantieni la testa al suo posto
oppure la doni alla iena di turno
Le parole non servono più per riaverti
le canzoni che ho scritto per te
rotte in mille pezzi
Luna furtiva che brilli nel cielo
arrivale addosso e stendi il tuo velo
sulle case stregate dagli universitari
dille che mi manca e che negli alveari
Alle quattro di notte per i vicoli stretti
compri veleni e non compri confetti
il miele scompare in un accento straniero
e al risveglio il fondo del pozzo è più nero
Le parole non servono più per riaverti
le canzoni che ho scritto per te
rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti
le canzoni che ho scritto per te
rotte in mille pezzi
Bastimenti di giorni corrosi
masticando gli avanzi di noi
Quante stelle annegate in bicchieri
posso darti ogni dramma che vuoi
Cataclismi di attimi sparsi
la dinamica resta così
Siamo solo destini impigliati
siamo martiri del nostro vivere
Le parole non servono più per riaverti
le canzoni che ho scritto per te
rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti e
le canzoni che ho scritto per te
rotte in mille pezzi
Le parole non servono più per riaverti e
le canzoni che ho scritto per te
sono come spettri