Qui sopra c’è un titolo molto importante per un momento critico della politica: è questo il tema scelto da Justice Poetry per il suo ultimo video, dove metafore, allegorie e similitudini si intrecciano in un vortice criptico di termini e assonanze.
Proviamo a dare una nostra interpretazione alla nuova composizione di Maurizio Valente.
Ogni battuta sembra essere distaccata, ogni verso composto somiglia a un pezzo di organo che prova a funzionare senza connessione con gli altri: pare trovarsi davanti a una vivisezione politica, in cui c’è poco o niente da fare.
Guardare o coprirsi gli occhi serve a poco, mentre lavarsi le mani piuttosto che sporcarle nel fango della politica moderna sembra essere un gioco perfetto per i bambini… Perché mai?
Provocazione per provocazione: molti di voi non sapranno nemmeno di cosa si parla in questo video… Non è che, per caso, queste parole complesse e folli incuriosiscono? No perché l’autore, come tanti giovani stanchi, è disponibile al dialogo, al dibattito, alla riflessione. E voi?