Justin Bieber ha pubblicato il suo ultimo album di inediti, “Justice” e sono subito scattate delle polemiche. Non per la qualità dei brani, definita da tutti tra le migliori mai proposte dalla popstar canadese, ma per il fatto di aver campionato nelle canzoni alcuni stralci dei discorsi pronunciati da Martin Luther King.
A difendere Justin Bieber la figlia di King
La cosa divertente? A difenderlo per la scelta è la figlia del pastore noto per la sua lotta per i diritti umani, Bernice King. Justin Bieber ha utilizzato stralci di discorsi e passaggi delle lettere dell’uomo: una scelta derivante dal voler rendere il suoi nuovo album non solo una raccolta di inediti musicali ma anche un messaggio di pace e condivisione promosso proprio attraverso questa arte e per farlo ha utilizzato molte citazioni famose. Eppure ad aver scatenato la polemica sono proprio quelle del pastore e in particolare il discorso tenuto nel 1967 davanti l’Ebenezer Baptist Church di Atlanta. In particolare questo passaggio:
Ti dico, questa mattina, che se non hai mai trovato qualcosa di così caro e prezioso per cui saresti disposto a morire, allora non sei in grado di vivere.
Frase contenuta in un preludio di circa un minuto e mezzo. La colpa di Justin Bieber secondo molti? Quella che l’album non parli di diritti civili. E che affronti più che altro il processo che lo ha portato a conquistare l’amore e a sposarsi. E come anticipato, a smorzare le polemiche è arrivata proprio la figlia di King che ha ringraziato il cantante per aver incluso nel suo album le parole del padre, portando ancora una volta in evidenza il messaggio di amore e uguaglianza promosso dall’uomo.
Un album di ottima qualità e apprezzato
Tornando a “Justice”, erano in molti ad attendere il ritorno discografico di Justin Bieber, giunto a circa un anno di distanza da “Changes“e ba detto che il successo di pubblico e critica è stato importante immediatamente. Ecco cosa ha spiegato il cantante riguardo l’album:
Ho realizzato quest’album con lo scopo di fare musica che potesse portare conforto e creare canzoni nelle quali le persone si potessero ritrovare e alle quali potessero connettersi per sentirsi meno sole. Sofferenza, ingiustizia e dolore possono far sentire le persone impotenti. La musica è un buon modo per ricordarci l’un l’altro che noi non siamo soli. La musica può essere un modo per relazionarsi con gli altri e per connettersi l’un l’altro. So benissimo di non poter risolvere le ingiustizie semplicemente facendo musica ma so anche che se tutti quanti facessimo la nostra parte utilizzando i nostri doni per aiutare il pianeta e gli altri, allora saremmo molto più vicini a ritrovarci.