Si prospettano tempi un po’ difficili per Taylor Swift. Accantonata la querelle artistica con il rapper Kanye West, questa nuova grana è decisamente più seria e, molto probabilmente, si risolverà in un’aula del tribunale.
Come riporta The Hollywood Reporter, l’ex manager della reginetta country, infatti, ha citato in giudizio Taylor e i suoi genitori per milioni di dollari, affermando che buona parte del successo mondiale della cantante è merito suo, prima di esser stato licenziato.
Taylor, quindi, se perdesse la causa, dovrebbe pagare milioni di dollari in provvigioni, al suo ex manager Dan Dymtrow che afferma che la famiglia di Taylor gli avrebbe promesso il 5-10% di provvigioni, considerando che ha avuto un ruolo chiave nella costruzione della carriera, costellata di successi, della Swift.
Dymtrow ha dichiarato di aver scoperto Taylor Swift, all’età di 14 anni, mettendola subito sotto contratto, diventando il suo manager. Successivamente, durante la crescita artistica di Swift e l’inserimento di pezzi grossi come Scott Borchetta, fondatore della Big Machine records, casa discografica indipendente che si occupa principalmente di musica country, il manager è stato licenziato in tronco dalla famiglia, poco prima che Taylor siglasse l’accordo con la Big Machine.
Dan, che ha denunciato Taylor nel 2007, afferma che i genitori di Taylor Swift non l’hanno ancora pagato e il suo avvocato, a riguardo, ha dichiarato:
I genitori di Taylor hanno ritardato i pagamenti e si sono liberati del mio clienti, tenendosi le provvigioni tutte per loro.
I genitori della Swift hanno risposto alle accuse di Dymtrow, attraverso il loro avvocato:
Affermare che il successo e i contratti con le major di Taylor, sono merito suo, è una cosa ridicola. E anche se avesse qualche merito, pagare Dymtrow significherebbe vanificare l’obiettivo della legge di New York a riguardo, che è quello di proteggere i minori che firmano contratti.
L’avvocato di Dymtrow ha replicato:
Ciò che gli Swift non capiscono è che la legge protegge anche i manager dai minori e dai genitori che sfruttano il lavoro dei manager senza pagare il dovuto.
La faccenda sarà lunga visto che una data del processo non è ancora stata stabilita.