La terra in Emilia Romagna ha continuato a tremare per giorni tra maggio e giugno colpendo duramente la gente del luogo, ora la situazione non è delle più rosee, gente sfollata, morti, monumenti che hanno avuto un crollo strutturale e molti ragazzi vicini all’esame di maturità che son costretti a tenere gli esami in tende o container.
Pensate che le scuole non agibili sono 219, gli studenti sfollati 50 mila, ed il Miur, il ministero dell’Istruzione dovrà decidere e semmai autorizzare l’Ufficio scolastico regionale a fare il punto della situazione su ogni centro colpito dal sisma.
Il sottosegretario all’Istruzione Elena Ugolini ha detto:
Con il decreto si getterà la base normativa per consentire alle istituzioni scolastiche più in difficoltà di decidere se fare solo gli orali, seguendo il “modello L’Aquila” o se, invece, svolgere tutte le prove come da calendario ufficiale.
La proposta del ministro della Giustizia Paola Severino per esempio ha sollevato numerose perplessità poiché vede l’utilizzo dei detenuti a lavorare per aiutare la ricostruzione delle zone terremotate. Il ministro durante la visita al carcede di Bologna ha detto che:
Quella di rendere utile la popolazione carceraria, quella non pericolosa, per i lavori di ripresa del territorio. Momenti come questi potrebbero vedere anche parte della popolazione dei detenuti tra i protagonisti di un’esemplare ripresa.